
In questo articolo ti illustreremo cosa vedere a Istanbul in 5 giorni.
Prima di iniziare, però, eccoti un consiglio su
Come arrivare dall’aeroporto ad Istanbul
Innanzitutto, l’aeroporto di Istanbul, si trova a circa 50 km dal centro della città.
Esistono solo 2 modi per raggiungere le zone centrali della città.
- Shuttle della linea Havaist, a questo link gli orari e le tratte. Il tempo di percorrenza è di circa un’ora ma le tempistiche sono indicative poiché Istanbul è una città altamente trafficata. Il tempo di percorrenza indicativo è di 60 minuti, il costo del biglietto è di 18 Lire turche.
- Taxi: il mezzo che abbiamo scelto. Troverai i taxi all’uscita dell’aeroporto. Il prezzo di aggira sulle Lire turche. E in xx ora siamo arrivati al nostro albergo nel quartiere di Sultanahmet.
Pur essendo presente ad Istanbul, la linea della metropolitana che collega l’aeroporto con il centro della città non è ancora in funzione.
Noi abbiamo alloggiato nel quartiere Sultanahmet. Ti consiglio questa zona in quanto da qui potrai raggiungere comodamente qualsiasi parte della città.


Ma quindi, cosa vedere a Istanbul in 5 giorni?
GIORNO 1 – Sultanahmet e Arasta Bazaar
Siamo atterrati a Istanbul verso l’ora di pranzo. Dopo aver preso le valigie e fatto il controllo passaporti, abbiamo preso un taxi e siamo arrivati in hotel verso le 4 del pomeriggio.
Il taxi impiega circa un’ora per raggiungere la città, abbiamo da percorrere circa 40 km e il traffico è parecchio intenso. Costo del taxi:
Dopo una doccia veloce abbiamo iniziato ad esplorare il quartiere di Sultanahmet, a pochi passi nostro albergo.
Qui, i principali punti di interesse sono:
- Basilica di Santa Sofia (in turco: Ayasofya) – ingresso gratuito


Uno degli edifici più grandiosi del mondo. Si tratta di una maestosa moschea con una cupola straordinariamente imponente.
Se vuoi evitare code all’ingresso, vacci verso l’ora di pranzo o nel tardo pomeriggio.
Una delle particolarità della Basilica è la Colonna piangente, situata nella navata laterale di sinistra, subito dopo la porta d’ingresso. Si narra che questa colonna abbia poteri curativi. Se infilando il pollice nel foro avvertirai una sensazione di bagnato, la colonna ti farà guarire dai tuoi mali.


- Moschea Blu (in turco: Sultanahmet camii) – ingresso gratuito


Prende il nome dalle maioliche di Iznik che la adornano internamente. Purtroppo è in ristrutturazione da anni e l’interno è tutto coperto da pannelli.
Per tale motivo non vale la pena entrare poiché non si vede assolutamente nulla.
- Piazza Sultanahmet dove si trovano: l’Ippodromo di Costantinopoli con al centro l’Obelisco di Teodosio, con le incisioni egizie, e la Colonna di Costantino.



Ci siamo poi diretti verso
- l’Arasta Bazaar, situato alle spalle della Moschea Blu. Qui abbiamo avuto modo di visitare vari negozi di souvenir, tappeti e di assaggiare uno dei dolci turchi che più abbiamo amato in assoluto: il torrone turco morbido, realizzato con pistacchi, mandorle, frutti rossi, nutella, e chi più ne ha più ne metta.





Per cena abbiamo scelto il Rainbow Fish & Meat Restaurant che vi sconsigliamo. La carne era asciutta e gli antipasti terribili. Tipica trappola per turisti.
GIORNO 2 – Balat, Fener e Fatih
La sveglia suona presto. In mattinata decidiamo di visitare
- I quartieri di Balat, Fener e Fatih


Questi 3 quartieri rappresentano la vera Istanbul. Sono il luogo in cui storia, religione e culture di popoli diversi si sono incrociati e mescolati. Si trovano all’interno delle vecchie mura della città, a sud del Corno d’oro.
Purtroppo non sono citati dalle guide turistiche e questo è un vero peccato.
Se sei ad Istanbul ti consiglio di non perderti questa zona: un vero e proprio dedalo di stradine, scalinate colorate, case ottomane nuove e diroccate. E non mancano i bellissimi localini super instagrammabili.


Per la guida completa di queste zone ti rimando all’articolo dedicato.
- Moschea di Fatih (Fatih camii) con il suo interno maestoso. In questa moschea c’è un’area per le donne e una per gli uomini. All’ingresso, se viaggiate in coppia, dovrete dividervi.



Dopo aver pranzato al ristorante Sur Ocakbasi ci siamo diretti verso la


- Moschea di Solimano (Süleymaniye camii)
La quarta moschea imperiale di Istanbul. Oltre alla bellezza dell’interno, ti lascerà senza parole il favoloso giardino che circonda l’intero edificio.


Suggerimento: recati nel giardino dietro la Moschea per avere una bellissima vista sul Corno d’Oro.



- Moschea di Rüstem Pascià (Rüstem Paşa Camii)
Un vero gioiellino dove a risaltare è il blu nelle sue mille sfaccettature.
L’entrata è situata nei pressi del Bazar delle Spezie. Si accede attraverso una scalinata da via Hasircilar Caddesi.


- Bazar delle Spezie chiamato anche Bazar Egizio (in turco: Mısır Çarşısı)
Un’esplosione di colori e odori. Piramidi di spezie, te e dolcetti che tutti vorranno farti assaggiare.





- Ponte di Galata


Passeggiata sul Ponte di Galata, dove ogni giorno, a tutte le ore, troverai decine e decine di pescatori.
Il ponte è un luogo strategico da cui poter ammirare la città di Istanbul in tutto il suo splendore.


L’abbiamo trovato affascinante sia di giorno che di sera, con le luci accese che illuminano la città.



Per cena abbiamo deciso di mangiare al Rakofoli



Prima di rientrare in hotel, abbiamo deciso di fare un giro a
- Sultanahmet per vedere l’illuminazione notturna del parco e della piazza che separano la Basilica di Santa Sofia dalla Moschea Blu. Lo spettacolo di luci e colori della fontana è magico.


GIORNO 3 – Cisterna di Teodosio, Karakoy, Beyoğlu, Ortaköy, Parco di Gülhane
- La Cisterna di Teodosio (Serefiye Sarnici) – Biglietto:
Un’antica cisterna che serviva a raccogliere l’acqua proveniente dall’acquedotto di Valente.
Ogni ora, dalle 9 alle 18, è possibile assistere allo spettacolo di luci e musica.



In un battibaleno ci siamo ritrovati immersi all’interno di uno spettacolo meraviglioso, avvolti dalle immagini, dai colori vividi e accesi, proiettate sulle colonne e sulle pareti e che raccontano la storia di Bisanzio, di Istanbul e della Turchia.



Un consiglio: porta una giacchetta perché fa abbastanza freschetto.
- Karakoy: il quartiere di Galata
Situato a nord del Ponte di Galata, il quartiere di Karakoy è uno dei più antichi della città e si inerpica su per una collina.
Dopo aver attraversato a piedi il ponte, ci siamo ritrovati immersi in un dedalo di strade piene di negozi che vendono articoli elettrici, componenti elettronici e rubinetteria.
La nostra prima tappa, ci porta dritti alla
- Scala di Camondo, realizzata in stile barocco per volere di un ricco banchiere ebreo: Abraham Camondo. Percorrendo
gradinate e strade acciottolate in salita, si arriva alla Torre.
Dopo aver percorso un po’ di strada, tutta in salita, arriviamo alla


- Torre di Galata, una torre medievale realizzata dai, udite udite, genovesi!!!
Ci dirigiamo adesso verso
- Istiklal Caddesi, il principale viale pedonale di Beyoğlu, pieno di negozi e locali. Qui si respira aria di modernità.
Oltre ai tanti gelatai che si esibiscono in un vero e proprio show prima di darti il gelato, un’altra attrattiva è lo storico tram rosso che collega la stazione di Beyoğlu con Piazza Taksim (situata alla fine di Istiklal Caddesi).


Per raggiungere la prossima tappa ci spostiamo in taxi.
- Quartiere di Ortaköy
Quartiere che si affaccia sul Bosforo, situato nelle vicinanze del Ponte dei Caduti del 15 luglio (il primo ponte realizzato per collegare Europa e Asia.
Da non perdere
- l’Ortakoy Mosque, situata a picco sul mare. Nelle immediate vicinanze, una piazzetta lastricata, Iskele Meydani, ospita locali, caffè e anche un mercatino.


La via pedonale alle spalle della Moschea è ricca di locali che vendono Il Kumpir: una grossa patata che, dopo essere stata cotta, viene aperta e riempiti con ingredienti a piacere (si può scegliere fra funghi, olive, insalata russa, piselli, etc.
Noi l’abbiamo assaggiata per pranzo al Beltaş Rest Cafe



Gran Bazar
Un suggestivo mercato al coperto situato nel cuore pulsante della vecchia città di Istanbul.
Qui si trova di tutto: dalle lampade ai gioielli, dagli oggetti di antiquariato alle spezie, dai tappeti ai tessuti.



- Parco di Gülhane (Gülhane Parkı)
Un tempo era il giardino esterno del Palazzo Topkapi, oggi è un giardino pubblico ricchissimo di fiori.
Molto frequentato dalla gente del luogo che vi si recano per passeggiare o anche per fare un picnic.


Cena a base di pesce al Balikçi Sabahattin.
Dopo cena siamo andati ad assaggiare i dolci tipici turchi presso la rinomata
- pasticceria Hafiz Mustafa, fondata nel1864.



GIORNO 4 – Palazzo Topkapı e Kadıköy (il quartiere asiatico)
- Il Palazzo Topkapı (in turco Topkapı Sarayı)
Vista la lunga coda in biglietteria, ti consiglio di acquistare il biglietto online sul sito GetYourGuide , così salterai la coda e avrai a disposizione anche una visita guidata.
Qui, un tempo, vivevano i sultani e le loro famiglie.



La visita ti condurrà alla scoperta delle corti, delle cucine, della collezione di armi e gioielli, dell’harem e dei bellissimi giardini con i loro padiglioni.



Ma non è finita qui, le cose da vedere sono davvero tante!
L’Harem e la Chiesa di Santa Irene (Hagia Eirene), utilizzata per molti secoli come arsenale, possono essere visitate pagando un supplemento.



Tra il Palazzo Topkapı e la Basilica di Santa Sofia si trova
- la stradina pedonale Sogukcesme Sokak: qui potrai passeggiare fra bellissime case ottomane dai colori pastello, restaurate e trasformate in graziosi hotel.


Ci dirigiamo alla fermata del traghetto ”Eminonu”, faremo la nostra crociera alternativa sul Bosforo con un mezzo pubblico e raggiungeremo uno dei quartieri asiatici di Istanbul: Kadıköy. Il tempo della traversata sul Bosforo è di circa 20 minuti e il biglietto costa
- Quartiere di Kadıköy (il quartiere asiatico)
Non appena arrivati ci dirigiamo vwrso Moda Caddesi, la via principale, piena di negozietti, locali e ristoranti.
Questa è senza dubbio una delle zone più trendy della città e ci rendiamo subito conto che ci troviamo in un quartiere più vicino al modo di fare occidentale, sia per usi che per costumi. Non sembra neanche di essere ad Istanbul.



Dirigendoci sempre più verso sud, abbiamo raggiunto il parco Moda Sahil che si affaccia sul lungomare, luogo amato dai local per rilassarsi.



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3 commenti su “Cosa vedere a Istanbul in 5 giorni”
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